MANUALE DI NONNA PAPERA

 

Walt Disney

Arnoldo Mondadori Editore

Anno: 1970

 

 

Il nostro giudizio: OTTIMO

Recensione: Erika K. Biondi

TRAMA:

“Tutto cominciò nella notte dei tempi...e proprio la mattina in cui un'ape, forse un pò' miope, punse l'Uomo scambiandolo per un fiordaliso! L'Uomo, non tollerando il sopruso, raggiunse il cavo dell'albero dove l'ape aveva il suo regno e vi infilò la mano per fare piazza pulita. No, non l'avesse mai fatto! Ululando per il dolore, fu costretto a battere in ritirata con la mano trafitta da mille pungiglioni. Istintivamente però, come per averne un pò' di sollievo, si portò l'arto offeso alla bocca: Meraviglia! Quelle sue dita, gonfie come otri, erano dolci come il...miele! Sì, L'Uomo mettendo le zampe su un favo, aveva scoperto il miele e gettato le basi della pasticceria.”

E avanti lungo la storia in compagnia:  dei discoli Qui, Quo, Qua, il distratto Pluto, l'allegra Clarabella, Minnie, Topolino, Paperino, zio Paperone, Paperina...sotto la super visione di nonna Papera che si avvale dei fedeli amici per spiegarci il passato a suon di cibarie.

RECENSIONE:

Per una bambina entrare in possesso del famigerato Manuale di Nonna Papera è come avere accesso al Santo Graal: una copertina di tutto rispetto, di quelle belle rigide che rilegano i libri importanti di mamma e quelli che sono spesso nelle biblioteche, all'interno in una specie di raffigurazione degna di un manuale miniato, sfilano i personaggi dei fumetti che animano la fantasia dei più piccoli e i ricordi d'infanzia dei più grandi.

Un metodo furbo per avvicinare alla lettura in chiave leggera e soprattutto per far capire il piacere di mangiare e cucinare con l'aiuto, magari di mamma e papà.

Il manuale si divide in capitoli corrispondenti alle varie epoche storiche vestite delle varie ricette dolci o salate dotate di preambolo e avventura di uno dei beniamini della Disney.

Spesso il problema è: come faccio a convincere il mio pargolo a mangiare? Semplice: usiamo la fantasia!

Affascinante scodellare un “Minnistrone”, o la “Ciambella Inca-Urka”, o i “pasticcioni egiziani”, la “pissaladiera”, la “zuppa di drago”....intrigante raccontare le gesta del “pelide Achille” usando un “infingardo” ciambellone...astuto associare Catone a dei crostoni dolci (Brustoloni).

Leggere non è un obbligo e nemmeno una punizione inflitta dalla scuola, ma può essere il trampolino di lancio per volare con la fantasia e se il pretesto è un libretto insignificante e privo di spessore culturale...allora tale oggetto si investe di un'importanza rilevante perché pianta il seme della curiosità e della cultura. Una pigna in sé è irrilevante e insulsa finché non cade a terra e lascia fuoriuscire un piccolo pinolo che diventerà nel tempo un maestosissimo pino.

 

CONSIDERAZIONI FINALI:

Davanti a me un tomo, ma non il solito mattone psicologico e strappalacrime o la narrazione stoica di qualche eroina, nemmeno un documento storico....

Però!!!!!

Attenzione: dinanzi a me un libretto che ha fatto l'infanzia di molti e che ha fatto scaturire la scintilla della conoscenza! Come la mettiamo ora fantomatici scrittori del quaquaraquà e produttori mediali di emozioni forti? Un piccolo, insignificante manualetto per bambini che io custodisco ancora gelosamente e che è stato il pretesto per le mie letture seguenti: nel mio curriculum metterò “ho letto il Manuale di Nonna Papera e ne vado fiera” ! “Fancloud” alla cultura spicciola e alla moltitudine di spazzatura che si spaccia per romanzesca di scrittori improvvisati che si credono tali ma che scrivono un benemerito nulla su una vita di cui non importa a nessuno o che fanno sbadigliare anche un morto.

Forse sembrerà che stavolta io abbia assunto stupefacenti o sia sotto l'effetto di qualche intruglio alchemico: ebbene no, ho semplicemente preso in mano la mia infanzia e l'ho messa qua perché proprio come professavano gli antichi, lo stesso Russeau e in migliaia a seguire: dentro ognuno di noi c'è un bambino che vuole emergere, dentro ognuno di noi un piccolo chimico, una giovane marmotta o una nonna Papera...stanno semplicemente lì, basta risvegliarli!

Buona lettura, buona cottura e tante risate!

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