CERCANDO LA VITA

 

 

 

 

Autore: Dino Rosa

Anno: 2011

Editore: Iride

 

Il nostro giudizio: MOLTO BUONO

Recensione: Alessandro Bavuso

 

TRAMA:

 

Questo breve libro ci racconta attraverso le sue poche pagine una storia vissuta in prima persona dall'autore: un racconto triste, profondo, crudo e dettagliato di una disgrazia vissuta in prima persona da Dino stesso. L'opera si incentra su un incidente in moto avvenuto anni prima, in cui Dino Rosa ha seriamente rischiato la vita.

L'autore, attraverso una scrittura profonda ed emozionante, narra le vicende che lo hanno preceduto e, soprattutto tutto il percorso fatto per affrontare e superare la condizione in cui questi si è finito col trovare in seguito all'essere sopravvissuto allo stesso. Cercando la vita ci mostra passo dopo passo la storia di un ragazzo spavaldo, forse un po' arrogante, ma indubbiamente solare e pieno di vita, che aveva tutto e che all'improvviso viene catapultato in un "inferno personale" sopravvivendo ad un terribile incidente e non senza difficoltà. Il racconto, che può essere considerato a tutti gli effetti autobiografico, sviluppa una trama che si articola prevalentemente in tre fasi: la prima molto breve nella quale Dino ci parla di una vita felice, tra divertimenti, ragazze, vacanze, che scorre serena e felice; nella seconda parte l'autore racconta il dramma interiore e personale vissuto durante il coma avvenuto in seguito all'incidente e il dolore dei cari; infine nella terza parte affronta il momento forse più duro sul piano personale nel quale ci mostra il suo disperato tentativo di cercare e aggrapparsi alla vita, nell'affrontarla e non sentirla più pienamente propria...ma durante il quale dimostrerà di saper crescere e maturare fino a riapprorpiarsene pienamente....

 

RECENSIONE:

 

Il racconto di Dino Rosa è molto toccante e profondo: l'autore ha indubbiamente saputo riportare su carta le emozioni che egli stesso ha provato, dando prova di una grande abilità narrativa mostrando grande capacità di coinvolgere e far empatizzare il lettore. Il libro contiene in sé tutta la forza che solo le storie realmente accadute possono contenere, difficili da immaginare se non le si è viste o, come in questo caso vissute, in prima persona. A mio avviso il libro, seppur breve e di facile e scorrevole lettura, va diviso in 3 parti ben distinte e separate. La prima di esse è una sorta di "prequiel" al racconto stesso, molto funzionale alla narrazione, ci mostra il Dino Rosa prima dell'incidente, ragazzo energico, pieno di voglia di vivere e di gioia, che vive una vita felice e forse davvero invidiata dalla maggior parte dei suoi coetanei...un ragazzo che ha tutto. Questa parte ci tornarà davvero utile e la capiremo veramente fino in fondo solo a fine libro, quando vedremo la trasformazione dell'autore attraverso le molte fasi che lo accompagneranno nella sua ricerca della vita. La seconda parte, molto introspettiva, si rivela essere forse la meglio scritta dal punto di vista tecnico. Qui l'autore, infatti, ci racconta in simultanea la sua esperienza personalissima vissuta durante il coma da un lato, e, dall'altro, il dramma della madre che accanto al letto di ospedale vede il figlio che giorno dopo giorno si allontana da lei. Una parte della narrazione ci mostra lo scrittore che rivive eventi della sua vita in modo quasi surreale nel sonno del coma, mantenendo tuttavia contatto con la realtà; dall'altra parte una madre, che vive il dramma in piena coscenza e disperazione, aggrappandosi con forza a una flebile speranza. Infine la terza parte, il risveglio, quello che dopo essere stati col fiato sospeso per tutta la lettura, dovrebbe dare il tanto agognato sospiro di sollievo...invece no. In questa parte si scopre tutto il senso dell'opera e se ne disvela il titolo: cercando la vita, appunto. L'autore, uscito dal coma si ritrova in un mondo cambiato, eppure non è passato così tanto tempo, ma tutto è cambiato per lui, è il suo mondo, quello che davvero conta per ognuno di noi ad essere cambiato e qui, solo in questo momento inizia per lui il vero dramma. Il dramma di dover fare i conti con una vita che non è più perfetta, con una vita che non sembra più tale, una vita che sembra essere scomparsa che va cercata, trovata, ricostruita. Dino sul finale del libro ci racconta il percorso più importante, quello più duro, la riabilitazione fisica e soprattutto psicologica, la crescita, la riscoperta dei rapporti (in particolare con i genitori), e la sua ricerca...

 

CONSIDERAZIONI FINALI:

 

Fino al 2018 questo è stato il solo libro scritto da Dino Rosa, opera prima e capolovoro al tempo stesso, un libro che grazia alla sua profondità e intesità gli ha permesso di vincere il "Premio speciale Basilicata 2011” per il migliore autore lucano. Quest'opera, nata in modo inusuale, a testimonianza della reazione dell'autore ad una disgrazia subita, colpisce proprio per la capacità di quest'ultimo di saper farcela vivere. Seppur breve, il libro è intenso e, il racconto che scorre rapido è sufficientemente dettagliato e accurato da far vivere al lettore tutta la crudezza delle vicende. La trama, le vicende specifiche e il finale (se l'autore non fosse sopravvissuto non averebbe potuto scrivere il libro) non sono la parte più importante del libro, ma come dice il titolo stesso ciò che davvero conta è il percorso di ricerca che egli compie. Dino Rosa, seppur alla sua prima opera letteraria, seppur emotivamente coinvolto ha saputo dimostrare grande talento letterario e capacità evocativa e narrativa di altissimo livello, realizzando quello che a mio avviso è un'opera davvero incredibile.

 

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