ALAIN DE BOTTON (1969)
Recensione: Chanel
Di svizzero ha solo la natalità, per il resto ha l'intuito e l'ironia propria di un vero british. Parlo di Alain De Botton uno dei miei scrittori preferiti e francamente spero che diventi anche uno dei vostri. Alain De Botton riesce a spaziare dal romanzo capace di parlare ai teenager (ed anche ai un pò più senior che si vogliono sentire tali) al trattato sull'architettura, senza mai annoiare il lettore.
La lettura scorre veloce ed a pensieri facili da comprendere, ma non per questo elementari, si affiancano congetture storico-filosofiche accompagnate talora da immagini, talora da disegni. E' questo quello che più mi piace. Una penna così eclettica poche volte mi è capitato di leggerla, uno scrittore capace di usare anche altri canali di comunicazione, prendi "The school of life" che su you tube trova la sua maggiore diffusione. In verità li consiglierei tutti i suoi libri perché ciascuno ha qualcosa di diverso da dare: "esercizi d'amore", "Come Proust può cambiarvi la vita" "le consolazioni della filosofia", "l'importanza di essere amati", "architettura e felicita". E chiuderei con uno dei suoi celebri quote:"Non siamo del tutto vivi finché non siamo amati", da "Esercizi d'amore". Bene, buon esercizio di lettura a tutti!