DA GIOTTO A DE CHIRICO - I TESORI NASCOSTI

 

 

 

Sede: Salò, Museo di Salò

Periodo: 13 Aprile - 6 Novembre 2016

Curatore: Vittorio Sgarbi

 

Recensione: Marypollon

 

La summa pittorica dell’arte italica concentrata a Salò.  Un percorso in 180 opere, da Giotto a De Chirico, plasmato da Vittorio Sgarbi -

Il critico-demiurgo si è fatto aprire i caveau delle banche e i salotti dei collezionisti (sé compreso) per esporre al Musa l’alfa e l’omega della dalla fine del Duecento all'inizio del Novecento pittura italiana, «dal primo dei moderni», Giotto, « all’ultimo degli antichi», De Chirico con le sue quinte metafisiche.

 

Tra i due estremi, una articolata rappresentanza di pittori illustri, presenti con opere sconosciute ai più, o di artisti loro stessi quasi sconosciuti, ma le cui tele tengono il passo dei grandi. Un concentrato di tesori.

Più che un allestimento, una caccia al tesoro che offre allo sguardo del pubblico una Madonna commuovente di Bernardino Luini accanto alla silente fuga in Egitto di Savoldo, il cavaliere di Malta di Tiziano alla mite Madonna con san Giovanni e santa Barbara di Boccaccio Boccaccino, «ferrarese cornuto e uxoricida» secondo la breve biografia di Sgarbi.

E poi Bergognone, Romanino, Tanzio da Varallo, i «nostri» Ceruti e Celesti, Matteo Ponzone e Ludovico Carracci, Guido Reni e il Giambologna, il Cavalier d’Arpino e il sofferente Platone di Jusepe de Ribera («il proprietario morì in campo di concentramento, dopo la guerra nessuno lo rivendicò e finì all’asta da Christie’s» racconta il critico).

Fino ad arrivare al Novecento, con Morandi, Casorati, De Pisis, Guttuso e Cagnaccio di San Pietro, esposti sulle pareti del Musa,

"Una meravigliosa declinazione di un 'federalismo pittorico' -che ritroviamo in questa nuova grande mostra allestita al MuSa, nata con l'obiettivo di illustrare attraverso una ragionata selezione di opere, tra dipinti e sculture, il tesoro d'Italia 'nascosto e protetto' nelle più importanti raccolte private italiane.

Un'idea affascinante. L'idea alla base di questa mostra è raccontare, attraverso preziosi tesori 'nascosti', lo svolgimento della storia dell'arte italiana, da Giotto, l'artista che ha rinnovato la pittura, a Giorgio de Chirico che, affascinato dall'arte antica, fu il principale esponente della pittura metafisica, attraverso la quale tentò di svelare gli aspetti più misteriosi della realtà.

 

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