Autore: Nathan Lelli

Anno: 2019

Editore: TeamCommando

 

 

Il nostro giudizio: MOLTO BUONO

Recensione: Marypollon

 

DA MISTER NESSUNO A MISTER UNIVERSO – IL METODO APACHE DI NATHAN LELLI – 

 

In questo periodo di quarantena ho trovato estremamente divertente e interessante seguire le avventure umane e sportive di Nathan Lelli, appartenente al gruppo di youtubers storico Team Commando , di cui si definisce l’italian captain, non influencer, ma cuntadin. 

 

Trovo, al di la del discusso tema del doping, estremamente interessante e divertente il suo percorso lavorativo (molteplice e diversificato) e quello sportivo , riuscendo a valorizzare cosi il suo personaggio. 

 

Come sapete, sono favorevole all’uso di coach, perchè spesso nella vita serve qualcuno che creda in te più di quanto TU hai creduto in TE in QUEL MOMENTO, ecco perché serve un coach.  

 

Parliamo quindi del cosiddetto metodo Apache, quello che lui definisce METODO NON METODO per ritrovare la forma fisica, ed in ogni caso per migliorare le proprie prestazioni. 

 

Tutto questo non perdendo mai i propri tratti distintivi, che sono lo stile comunicativo diretto, la voglia di stupire l’interlocutore con gli aneddoti della propria vita più che semplice direi SPARTANA. 

Vita che trascorre nella “stalla” ovvero aiutando l’azienda agricola di famiglia, in “fabbrica” dove è l’uomo di fiducia del proprietario e in palestra facendo, il personal trainer e lo youtuber. 

 

Quello che personalmente ammiro di lui è proprio questo: il riuscire a rendere un “vantaggio” il fatto di condurre vite parallele, con più professioni e situazioni che si intersecano.  

 

NON SONO UN INFLUENCER, SONO UN CONTADIN.  

 

l nostro autore è infatti , diciamolo, anche un grande storyteller di se stesso J 

 

 

Quello che ho trovato particolarmente interessante è, come sempre, l’aspetto legato al MINDSET 

dove si dice il fisico nasce dalla mente, e nasce soprattutto dall’eliminare le credenze limitanti che ci governano. 

Ecco a cosa serve un coach, o un trainer, a farci superare quello che è il nostro vero freno a mano, ovvero noi stessi, le paure che nemmeno sappiamo di avere.  

 

E serve a sviluppare la capacità di “difendersi” senza pero’ diventare un attaccabrighe, ma diventando “impermeabili” alle critiche. 

Messaggio questo particolarmente apprezzabile per un campione di arti marziali miste, ready to kill, ma proprio per questo consapevole della necessità di dosare la propria aggressività.  

 

Tematiche più tecniche che troverete nella sia opera: 

 

  • la critica verso l’impostazione che sottolinea l’importanza della panca piana,  
  • la differenza tra fisico per vincere gare atletiche o per prestazioni sportive di altro genere, il MITO del sovrallenamento  che resta solo un MITO 
  • l’importanza del programmare i pasti e di saper cucinare per la settimana  

 

I SEGRETI MENTALI PER UN CORPO DA CAMPIONI  

La ragione per cui ho apprezzato molto quest’opera è questa : 

Il punto di partenza del metodo di Nathan non è legato al fisico, ma alla mente con la consapevolezza che follia è esattamente l’ attendersi risultati diversi, e migliori, facendo sempre le stesse cose  

 

Questo porterà spesso chi si ha intorno a borbottare , a storcere la bocca ed a ridacchiare… bene, questo vuol dire invece che siamo sulla strada buona… quando le persone guardano male quello che fai, a meno che tu non stia facendo male a te stesso o ad altri, sei sulla strada buona ! 

 

Uno dei punti piu interessanti dell’ opera di Nathan è l’enfasi sul fatto che in primis occorra motivare la mente, abbattendo lo stress ed aumentando la concentrazione,  

 

La mente va governata.  

 

Vanno usati i premi per i risultati ottenuti , la propria motivazione va gestita.  

 

Mi è piaciuto moltissimo anche il paragrafo di coaching dove si dice che si deve partire dalla riflessione su quello che è il nostro IO DESIDERATO, e su quelli che sono i passi da fare per raggiungerlo, passi sensati e misurabili. 

 

IN altri termini, non entro nei dettagli, ma trovo veramente ben fatti tutti i capitoli del libro dedicati al coaching puro, prendendo ad esempio spunto dal lavoro di formatori come Bob Proctor  

Adoro tutto quello che ricorda che la preparazione prepara la personalità, ecco perché personalmente penso che fare il contadino aiuti ora ed aiuterà ancor di più in futuro Nathan a vincere nella vita. 

 

In particolare a quelle che sono le condizioni inconsce limitanti che abbiamo su noi stessi, e che sono i nostro veri ostacoli nel raggiungere ciò che vogliamo.  

 

Se non credi a te stesso, chi mai lo farà?  

 

Trovo altrettando meraviglioso il racconto di quella che è la storia dei tatuaggi di Nathan, motivanti ed interessantissimi. 

Rappresentano dei veri e proprio appigli, che rimandano a concetto chiave e valori dell’esistenza. 

 

Non pago di riportare la sua storia, Nathan riprende le orme dei suoi miti e del loro mindset: 

The Rock, Arnold  Schwarzenegger , Cristiano Ronaldo, Khabib Nurmagodemov, Ronnie Coleman, Luis Armstrong, Michael Jordan, Roger Federer.

 

Roger Federer è per me un esempio particolarmente interessante perchè dimostra come abbia cominciato a vincere veramente quando ha cominciato a controllare la sua aggressività.  

 

IL nervosismo è nemico della performance  

 

Passiamo alla parte per amanti del body-building puri 

 

Il metodo di Nathan è – relativamente – un non metodo perché non predica un restrizioni alimentari assoluti, ma una sorta di INTELLIGENTE flessibilità. 

 

Nathan stesso è noto per i suoi sgarri  ed un interessante paragrafo è dedicato alla gestione dello sgarro.  

Una volta superato uno stato di detox necessario , occorre ad esempio ricordarsi che le fonti alimentari devono essere il più possibili semplice.  

 

Qua partono i capitoli del libro che trattano nutrizione ed allenamento in modo scientifico, e scritti in modo ovviamente alla Nathan, quindi facilmente comprensibili e divertenti.  

 

Importante anche la pianificazione dei pasti e l’integrazione  

per quanto mi riguarda mi porto a casa che “ se ti pesa il culo e ti alleni tre volte a settimana massimo, l’integratore che ti serve è quello per il cervello che ti faccia venire voglia di muoverti di più” 

 

L’ultimo capitolo è per gli addetti ai lavori e contiene i segreti dell’allenamento  

 

 

In conclusione, i cardini del metodo APACHE

 

Attiva la tua mente verso un obiettivo ben preciso, misurabile e raggiungibile nel tempo 

Pianifica pensieri, alimentazioni, allenamento 

Alimentati da professionista 

Credi in ciò che fai 

HEAD HIGH! abbi autostima ed incisività, ignora gli haters

Esercitati come un soldato 

 

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