Regista: Joaquin Oristell

 

Produzione: Spagna

 

Anno: 2009

 

Attori: Olivia Molina, Paco Leon

 

 

Il nostro giudizio: MEDIOCRE

Recensione: Erika K. Biondi

TRAMA:

Sofia nasce sulla poltrona di un barbiere circondata da uomini e quasi come una premonizione vive una vita fatta di affermazione proprio nei confronti del genere maschile.

Storia raccontata in terza persona in flashback dalla voce narrante della figlia ultimogenita della protagonista che narra la passione della madre per la cucina, prima come aiutante nel piccolo ristorante di famiglia, poi col bisogno di allargare i propri orizzonti. Sofia vive una quotidianità semplice in cui per la madre dovrebbe studiare e non finire come il padre a cucinare, ma il carattere forte e determinato la portano a lottare per le proprie passioni. Assieme a lei Frank, maitre fascinoso e carismatico e Toni, uomo semplice e pratico che ha sempre lavorato per ottenere una famiglia e una stabilità economica.

Sofia e Toni si sposano e hanno 3 figli in 5 anni allontanando la prima  dal suo sogno.

La storia si dipana tra colpi di scena e liti fino a raggiungere una sorta di equilibrio precario con un menage a trois che mette assieme molteplici passioni e dà alla storia un sapore vagamente erotico e sopra le righe.

RECENSIONE:

Il film viene selezionato al festival di Berlino del 2009 nella sezione a tema su cucina e cinema.

Decisamente si sente l'estrazione spagnoleggiante della pellicola nelle location e nei volti anche se l'adattamento italiano fa perdere spesso spessore ai dialoghi.

La riflessione a cui porta il film è che una donna difficilmente diventa chef stellato e ci offre appunto una prospettiva femminile su quel mondo e sulle assurdità che spesso lo avvolgono con il contrasto evidente tra il ruolo della figura della donna tra le pentole in ambito domestico  contro la difficoltà di farsi strada nella ristorazione rispetto ad una figura maschile.

Dieta Mediterranea è un film sulle donne ma per tutti, Sofia è uno tsunami sia sul lavoro che nell'intimità e il suo essere sopra le righe diventa tale quando decide di portare avanti una relazione a tre prendendo da ognuno dei due uomini della sua vita il meglio affrontando anche un tema particolarmente spinoso e spesso discusso sulla possibilità di amare due persone contemporaneamente allo stesso modo e con la stessa intensità: un pensiero perverso?  Un'idea fuori dagli standard di certo e pure giudicabile nell'ottica della società, ma credo che il messaggio che arriva sia che si può raggiungere un equilibrio e una sorta di felicità pur andando controcorrente e contro gli standard.

Sofia ci dimostra che anche il pollo della rosticceria può diventare piatto stellato se presentato a modo e attribuito a uno chef di grido, per cui mi chiedo quanto spesso non ci lasciamo condizionare dalla cornice senza preoccuparci di vedere davvero il quadro.

 

CONSIDERAZIONI FINALI:

Dieta Mediterranea è un film leggero, facile da seguire e piacevole; lento in certi frangenti, con una fotografia abbastanza semplice e non troppo pretenziosa.

Locations a volte dozzinali con una pellicola dai colori quasi evanescenti che fanno pensare a un film del passato anche se di ambientazione moderna come spesso accade per le pellicole spagnole.

Attori bravi ma che non bucano lo schermo, lo stesso per i dialoghi e per lo spessore della storia: tema spesso affrontato con risultati decisamente più incisivi. Ritmi talvolta lenti che fanno perdere l'attenzione e che lasciano lo spettatore perplesso.

Una commedia adatta quasi a tutti ma con un  retrogusto leggermente amaro e malinconico con quel velo di erotismo che ci sta tutto ma che viene spesso trascurato facendo perdere interesse. Sicuramente non una pellicola che lascerà il segno e nemmeno di quei film di cui si parla tanto anche se devo ammettere che riflettendoci a mente fredda in un secondo momento non è poi così male.

Lo rivedrei? Forse no.

Lo consiglierei? Forse sì, ma senza aspettarci una grande pellicola.

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