Regista: Stella Meghie

Produzione: Stati Uniti d’America

Anno: 2017

Attori: Amandla Stenberg, Nick Robinson, Anika Noni Rose, Ana de la Reguera

 

 

 

 

Il nostro giudizio: mediocre

Recensione: Massimo Giachino

 

Maddy è un’adolescente che da diversi anni vive reclusa in casa per una rara malattia. Non può avere contatti con nessun estraneo e vive in un ambiente completamente asettico…ma sarà davvero così?

 

TRAMA

La vita di Maddy trascorre nella grande casa di famiglia insieme alla madre, medico di professione. Nella sua breve vita ha conosciuto dolore e sofferenza, causate dalla perdita del padre e del fratellino in un incidente stradale. Come se non bastasse, per una rara malattia che la rende particolarmente vulnerabile (il suo corpo produce pochi e deboli anticorpi) è costretta a vivere in una “prigione dorata”, reclusa nella sua stessa casa dove il tempo trascorre tra libri, pc e una madre a dir poco iperprotettiva.

La sua vita senza emozioni subisce una scossa il giorno in cui si stabiliscono in città i nuovi vicini di casa. Il nuovo nucleo familiare comprende Oliver, un ragazzo pressappoco della sua età, la cui camera si affaccia verso quella di Maddy.

Dopo i primi, timidi, approcci tra i due attraverso un vetro, la loro comunicazione diventa sempre più sciolta e frequente, attraverso internet e smartphone.

Una sera, con la complicità di Carla, infermiera e badante all’interno della casa, Oliver viene invitato per passare una serata in compagnia della ragazza, tenendo ovviamente la madre Pauline all’oscuro di tutto.

Il segreto purtroppo durerà poco, e la madre di Maddy vieterà altri contatti tra i due, per scongiurare qualsiasi rischio.

Maddy, crollata nella disperazione per questa situazione, prende una decisione inaspettata. Mentendo ad “Olly” sulle sue condizioni, fugge con lui per un romantico soggiorno alle Hawaii, avendo pianificato e prenotato volo e soggiorno per loro due.

I giorni trascorsi insieme saranno per entrambi indimenticabili, soprattutto Maddy assaporerà sensazioni fino ad allora mai provate o sopite dal tempo, prima fra tutte il contatto con il mare, ovvero il suo più grande desiderio.

Dopo i primi giorni di spensieratezza però, una mattina Maddy si risveglia non sentendosi troppo bene, crollando fra le braccia di Olly. Ricoverata in ospedale e raggiunta dalla madre avvertita dell’episodio, Maddy viene dimessa dopo alcuni giorni, avendo la certezza di aver superato la crisi. In seguito a questi eventi, Maddy non avrà più il permesso di aver alcun tipo di contatto con Olly, non potendo neanche salutarlo in seguito all’improvvisa partenza della famiglia, allontanatasi da un padre violento.

Dopo un colloquio con la Dottoressa che l’ha avuta in cura però, Maddy comincia a nutrire alcuni seri dubbi sulle sue reali condizioni di salute, alcune cose non tornano…

Un segreto taciuto per egoismo e protezionismo estremo le faranno finalmente aprire gli occhi e cercare risposte, realizzando che la sua vita fino ad oggi è stata soltanto una mera illusione…

 

 

 

 

RECENSIONE/CONSIDERAZIONI FINALI:

Tratto dal best-seller omonimo di Nicola Yoon il film tratta, in estrema sintesi, di un impossibile amore adolescenziale.

Maddy (Amandla Stenberg ) è una ragazza che ha gli unici rapporti reali e fisici con sua madre e con l’infermiera che la ha in cura, essendo colpita da una rarissima malattia che la rende allergica a praticamente qualsiasi cosa, ovvero la SCID: Immunodeficienza combinata grave.

La grande casa a vetrate in cui vive fa da confine tra i due mondi. Quello che vive quotidianamente e quello che vorrebbe vivere ma non può.

Olly (Nick Robinson) è invece un ragazzo, ovviamente, molto più disinvolto, che da novello Romeo conosce e si innamora di Maddy tramite sguardi e segnali scambiati tramite una vetrata attigua.

Quando i due ragazzi comunicano tramite i moderni mezzi di comunicazione (smartphone, chat…) per Maddy il campo visivo si sposta all’interno di bar o altri locali, come a dire che quando sta insieme a lui, per la ragazza è come se vivesse la sua vita all’esterno.

I dialoghi non brillano per intensità finendo spesso per perdersi troppo in luoghi comuni, con l’unico scopo di pregiudicare quello che di buono è stato fatto con la fotografia.

Se la prima parte mostrata con voce fuori campo stile diario funziona, non si può dire lo stesso della seconda frazione. Una fuga d’amore descritta in modo scialbo e poco curato perde d’efficacia, facendo da apripista ad un finale che dovrebbe essere il colpo di scena per eccellenza, ma che in realtà qualsiasi spettatore con un pizzico di malizia ha già intuito parecchi minuti prima.

Esteticamente gradevole, il film non ha la forza per uscire dall’anonimato ed emergere tra le pellicole di genere che mescolano dramma e romanticismo in salsa adolescenziale.

Una visione può valere la pena, ma non è riduttivo etichettarlo, parafrasando una celebre canzone, come “bello senz’anima”. 

 

 

LA CURIOSITA’

La scrittrice del romanzo, insieme alla sua famiglia, è possibile scorgerla in un cameo sulla spiaggia alle Hawaii, prima che Maddy e Olly entrino in acqua.

 

 

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