Regista: John Guillermin 

Produzione: Stati Uniti 

Anno: 1966 

Attori: George Peppard, James Mason, Ursula Andress

 

Il nostro giudizio: OTTIMO

Recensione: Marypollon

 

… Ambition to prove that you are equal to noble men, and greater to most!

 

Questa recensione nasce da una segnalazione di amici, appassionati di due mondi interessanti, quello militare e quello “nobile”

Un film assolutamente stupendo, a cui arrivo come sempre troppo tardi.

E’ preso da un romanzo di Jack Hunter, ed è ambientato durante la guerra 1914-18, girato nel 1966, con stupende scene di battaglia aerea.

 

 

Nel 1916, sul fronte occidentale, gli eroi celebri erano quelli di guerra, in particolar modo legati all’aviazione, (i piloti da caccia) dalla smodata ambizione e dal continuo desiderio di opporsi al proprio limite e voler sfidare la morte

Rappresenta i sogni, le ambizioni, i conflitti degli uomini in battaglia, e delle loro compagne!

Il protagonista è interpretato dall’attore George Peppard: è Bruno Stachel, brillante, ambizioso, privo di regole, (i ben noti “al di sopra del bene e del male”) insomma l’emblema dell’arrivismo visto da allora.

Questo perché il suo desiderio di salire la scala sociale è presto compreso dai camerati, tutti di nobile estrazione, che progressivamente iniziano a voltargli le spalle.

La sua principale ambizione è conquistare la Blue Max, la più grossa decorazione militare che la Germania possa concedere

 

Il suo generale - Conte von Klugermann - pensa di poterlo usare e controllare, ed è interpretato da James Mason.

 

Meravigliosa Ursula Andress – la moglie del generale - che decora le cene di gala, una donna pericolosa con la “passione” dei begli eroi, e infatti intreccia una relazione con il nostro protagonista.

 

Il titolo originale del film prende il nome dall'Ordine Pour le Mérite, la più alta decorazione militare prussiana attribuibile sino alla fine della prima guerra mondiale.

 

Molto interessante per i piani direi ETERNI che lo attraversano.

 

-) l’ascesa e la caduta sociale di un non nobile tra nobili (mai davvero accettato).

 

-) come l’arrivista faccia invece proseliti tra chi appartiene ad una classe sociale piu bassa, e lo segue ingenuamente e verranno purtroppo sacrificati alla sua ambizione

 

-) l’eterno desiderio di eros e thanathos, che muovono il mondo (amore, sesso, lo sfidare i limiti)

 

-) il tema del sacrificio, altrui e proprio - il generale, impossibilitato a ritirare la decorazione appena assegnata, al fine di evitare il discredito e lo scandalo, non avverte il protagonista del pericolo rappresentato dalla scarsa stabilità del nuovo monoplano che lo stesso è chiamato a pilotare di fronte ad una folla venuta per festeggiarlo, chiudendo la vicenda con la sua morte.

 

La vendetta è compiuta. Chi ha sacrificato, sarà sacrificato.

 

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