Regista: Josh e Benny Safdie

Produzione: Stati Uniti d’America

Anno: 2019

Attori: Adam Sandler, Lakeith Stanfield, Julia Fox, Kevin Garnett, Idina Menzel, Eric Bogosian, Judd Hirsch, Keith Williams, Richards, Mike Francesa, Jonathan Arambayev

 

 

Il nostro giudizio: BUONO

Recensione: Massimo Giachino

 

 

Howard, ebreo con un matrimonio allo sfascio, gestisce e lavora in una gioielleria tra affari più o meno leciti, in attesa del colpo che possa cambiargli per sempre la vita.

 

TRAMA

2010. In una remota miniera etiope viene estratta una rara e preziosa opale nera, sporcata del sangue dei minatori del luogo, sottopagati e costretti a condizioni di lavoro miserabili.

Quasi due anni dopo, grazie ad un proficuo e certosino lavoro con i contrabbandieri del luogo, Howard riesce a metterci le mani sopra, convinto di poter ricavare una cifra approssimativa di un milione di dollari vendendo quel prezioso cimelio.

Oltre a procurargli un profitto di tutto rispetto, il denaro gli è necessario per pagare alcuni debiti ad Arno, cognato nonché uomo di pochi scrupoli, tanto da aver assoldato Phil e Nico, due poco raccomandabili individui, questi ultimi con il compito di “convincere” Howard a saldare il suo debito.

In mezzo a tutto questo Howard ha 3 figli ed una moglie da cui si sta separando, ed una giovane amante, Julia, che mantiene nel suo appartamento e che lavora al suo fianco in negozio.

La pietra, promessa ad una vendita all’asta, attrae in modo irresistibile la star del basket Garnett, convinto che i positivi influssi possano aiutarlo nella sua carriera sportiva.

Dopo avergliela prestata con riluttanza, Garnett chiude una delle sue migliori prestazioni sportive, convincendolo in modo inequivocabile che il tutto sia dovuto ai magici poteri della pietra. All’asta, il cui prezzo della pietra viene stimato in “solo” 100.000-150.000 dollari, Howard convince il suocero a giocare al rialzo, convinto che Garnett non cederà per avere la pietra. Ovviamente le cose non vanno come previsto, e Howard si ritrova ad essere in debito col suocero di 190.000 dollari…

Preso alle strette dai debitori e dopo una crisi con Julia, da scommettitore incallito qual è Howard si gioca il tutto per tutto, istruendo la sua amante a puntare i 175.000 dollari ricevuti da Garnett per riavere la pietra, sulle prestazioni di quest’ultimo nella successiva partita di NBA.

La vincita va a buon segno e un Howard alle stelle sente già in tasca il milione di dollari della vincita, anche se la sua condotta di vita, da sempre costellata di bugie e falsità, richiederà il pagamento di un inaspettato tributo, proprio ora che si prospettava la luce in fondo al tunnel.

 

RECENSIONE/CONSIDERAZIONI FINALI:

Dopo Good Time i Fratelli Safdie tornano dietro la macchina da presa, con Martin Scorsese in veste di produttore, per questo thriller drammatico ambientato in una frenetica New York.

Adam Sandler veste i panni dell’irresponsabile ebreo Howard Ratner, un uomo il cui unico interesse è la ricerca del riscatto, con una moglie che lo detesta ed una giovane amante incline al tradimento, solitamente condito da immediato pentimento.

Howard gestisce una gioielleria ed è uno scommettitore seriale, il che lo porta continuamente ad essere in debito con qualcuno, verso cui non esita a mentire spudoratamente per salvare la pelle, non disdegnando di negare quanto spergiurato da lui stesso un attimo prima.

E’ alla continua ricerca del colpo della vita che possa redimere la sua deplorevole condotta, ed è convinto che l’opale nero sia la risposta alle sue preghiere. In effetti sarà così, ma dopo una serie di traversie che lo porteranno sulll’orlo del collasso, economico e psicologico.

In un cosmo, visivamente ricreato all’interno dei cristalli dell’opale, vediamo muoversi ed interagire altri microcosmi mossi da un unico fine: il denaro. Il resto non ha alcuna importanza, tutto ruota intorno al verde dei dollari, ognuno mosso dalla sua personale motivazione.

Howard vuole riscattare la sua vita, a Julia piacciono le comodità e le feste, la moglie probabilmente non si è ancora separata per convenienza, il cognato Arno ha perso la pazienza di aspettare ciò che gli è dovuto, Garnett cerca di dimostrare che non è un giocatore sul viale del tramonto…

Personaggi diversi che in modo o nell’altro vengono a contatto, andando a dare un senso ad alcuni incastri che sembrano quasi casuali, se non insensati, all’inizio.

Una regia volutamente caotica e disordinata in cui i protagonisti più che parlare gridano ed imprecano, ci mostrano uno spaccato di vita newyorkese frenetica e pericolosa, in cui tutto può cambiare ed invertire senza preavviso le prospettive da un momento all’altro.

E’ intuibile fin dall’inizio che non potrà esserci un lieto fine in questa storia, ma viene naturale tifare per la vittoria di Howard. Viene spontaneo dargli una seconda possibilità, voler credere che in fondo il riscatto nella vita sia la sua forma di redenzione per tutte le falsità che ha dovuto inventare per sopravvivere. Ma non andrà così e probabilmente, inconsciamente, lo spettatore già lo sapeva…

La pellicola infatti non risparmia nessuno dalla morale, ovvero il fatto che tutti hanno come unica meta il denaro fine a sé stesso, e più se ne ha e più se ne vuole.

La recitazione di Adam Sandler, coadiuvato da opportune protesi filmiche, ci sorprende per il registro completamente diverso che ci viene presentato, tanto da aver richiesto a gran voce, invano, una sua candidatura agli Oscar.

Vogliamo indicare un difetto? Probabilmente Phil e Nico incarnano alla perfezione lo stereotipo, non solo fisico, dei malavitosi italo-americani.

Una pellicola dura e grezza, proprio come il titolo, non esente da alcuni difetti ma diretta comunque senza sbavature e con una identità univoca che non rischia mai di compromettere.

 

 

LA CURIOSITA’

Diamanti Grezzi entra di diritto nella top ten dei film con più parolacce. Secondo il sito Screen it!, che si occupa di questa particolare classifica, la pellicola si piazza al settimo posto!

 

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