UNA NOTTE A PARIGI PER INNAMORARSI

 

Autore: Juliette Sobanet

Anno: 2013

Ed. Newton Compton

 

Il nostro giudizio: BUONO

Recensione: Erika K. Biondi

TRAMA:

Charlotte sta per realizzare i suoi sogni: sposare Jeff, l’uomo della sua vita, trasferirsi a Parigi e studiare alla Sorbona; una serie di fortunati eventi concatenati, peccato che il destino sia molto burlone certe volte e dopo il danno pure la beffa. Prima un “beep” sospetto al PC del compagno, di per sé nulla se non fosse che si apre una chat con tale Brooke, rossa disinibita che stravolge tutte le certezze della protagonista e trasforma il momento idilliaco in una tragedia greca.

Matrimonio mandato a monte, fiumi di lacrime e la decisione di partire lo stesso per inseguire almeno il sogno di Parigi e della prestigiosa università con l’intenzione di non innamorarsi più e affrontare la realtà con l’approccio maschile, tra serate fuori, fiumi di vino, cioccolato e sesso senza coinvolgimento emotivo, almeno le premesse sarebbero quelle...

Sarà la scelta giusta?

RECENSIONE:

Ogni tanto si sente il bisogno di un libro leggero in cui perdersi senza troppi voli pindarici, senza un surplus psicologico, con solo la voglia di non pensare tanto, un momento da assaporare, magari sotto l’ombrellone o spaparanzati con un bel bicchiere di vino e una tavoletta di buon cioccolato ( leggendo garantisco che se ne sentirà l’esigenza).

Un romanzo facile, non privo di colpi di scena, con momenti rosa; non manca nulla: la città romantica, vino a fiumi (anche troppo), sesso facile, bellocci da soap opera in piena regola, un bel matrimonio...il tutto ben strutturato e mai sopra le righe, affrontato con buongusto anche quando improvvisamente Charlotte ci appare quasi antipatica e tutto le rema contro, eppure sviluppiamo il senso di condivisione femminile, perché, diciamocelo, chi non si è mai trovata in una situazione anche vagamente similare?

Un viaggio virtuale tra le stradine di Parigi circondati dal profumo delle panetterie e dei dolci, persi in un dedalo di viuzze lastricate di ciottoli e immersi nella paris night dei localini delle luci, dove la notte diventa un pretesto per dare un calcio ai problemi della quotidianità e per abbandonarsi al puro piacere della vita, come in un vero e proprio baccanale, magari un po' meno libertino, ma il concetto è questo.

Juliette Sobanet studia alla New York University di Parigi e insegna francese, conosce bene questa città perché ci ha vissuto e ne ha sviluppato un forte legame di cui si avverte il sentore tra le pagine, la sua opera ha vinto il Washington Romance Writers’ Marlene Awards, un piccolo cammeo per chi vuole cimentarsi in una lettura allettante e avvincente.

 

CONSIDERAZIONI FINALI:

Spesso mi sono sentita dire che facciamo recensioni di nicchia, di prodotti che spesso risultano ostici , cosi sovente cerchiamo di accontentare anche chi ha voglia di evadere dalle brutture quotidiane con un “dito” di leggerezza e spensieratezza.

Spesso il romanzo rosa viene associato a qualcosa di sdolcinato, senza spessore e prettamente femminile, in verità vorrei sfatare un mito perché il fatto che il carattere sia romantico non implica che sia poco profondo  o noioso dal punto di vista letterario; sovente il carattere del protagonista risulta approfondito, la cura dei dettagli studiata e dettagliata e il contesto storico ben documentato offrendo anche una finestra storica, con l’aggiunta di un significato morale tanto che a volte si sfiorano temi filosofici e storici.

Julette Sobanet parla di donne, dei loro drammi quotidiani, dei luoghi comuni che le circondano e del come se una si prende la libertà di vivere come un uomo spesso viene fraintesa e catalogata in maniera negativa, anche se il peggio che possa accadere è arrecare danno alla sua sola persona. Ho amato e odiato questa Charlotte un po' frivola ma anche capace di riprendere in mano la propria vita quando si accorge di aver preso una strada senza uscita e di aver perso i propri punti saldi per ricominciare da se stessa (a chi non è mai successo?).

Una cornice di personaggi ben imbastita che aggiunge colore all’opera senza distogliere l’attenzione dalla protagonista, uno spaccato di vita quotidiana che fa sorridere pur con un po' di retrogusto amaro. Libro da leggere come a voler assaporare un buon bicchiere di vino corposo e dolce, con calma e in totale relax.

“L’unico modo per arrivare alla fine del nostro folle viaggio è stare inseme. E l’unico modo per rendere questo viaggio prezioso e degno di essere vissuto è aprirsi all’amore. Anche se questo significa farsi spezzare il cuore ogni tanto. Perché l’alternativa non è vita”

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