APPUNTAMENTO AL CUPCAKE CAFE'

 

 

Autore: Jenny Colgan

Anno: 2012

Ed. Piemme

 

Il nostro giudizio: BUONO

Recensione: Erika K. Biondi

 

TRAMA:

Issy lavora nella City londinese: una vita preconfezionata e piatta che non la rende felice, una relazione col suo capo da tenere assolutamente nascosta e tanti sogni nel cassetto destinati a restare tali, finché, in un battito di ciglia, non perde tutte le sue certezze: dalla fonte del suo sostentamento al fidanzato.

Quando la vita sembra voltarci le spalle le alternative non sono molte e la giovane protagonista decide di reinventarsi e aprire il vaso di Pandora della sua infanzia dando una svolta alla sua vita: aprire un caffè, in un angolo quasi dimenticato di Londra, un luogo in cui offrire alla quotidianità frenetica un attimo di relax e un momento di dolcezza, realizzando le ricette che il nonno le manda dalla casa di riposo e mettendo in pratica quello che da bambina ha imparato da lui.

Un dedalo di personaggi e di vicende che si intrecciano e fanno da sfondo alla vicenda fino a un epilogo tipico dell’autrice.

 

RECENSIONE:

“La storia di Issy, la protagonista del romanzo, è stata ispirata...più semplicemente dal desiderio di preparare qualcosa di dolce per le persone a cui si vuole bene”.

Una commedia romantica, nello stile di Jenny Colgan, di quei libri leggeri da leggere sotto l’ombrellone o per scacciare lo stress senza cadere nel dozzinale o nello stucchevole perché il lettore si trova teletrasportato tra le pagine vivendo le dinamiche dei personaggi, sentendo il profumo dei dolci e avvertendo l’atmosfera ovattata e zuccherina.

La particolarità del testo, che lo differenzia da tanti altri prodotti sul genere, sono le ricette, quelle che nel testo il nonno invia, che sono frutto del suo passato di fornaio e che passa amorevolmente alla nipote: lo sfondo sono: l’affetto, il valore per le piccole cose, che ormai non si vedono più perché persi nella frenesia della quotidianità e la Londra di tutti i giorni. Isabel si reinventa: ridà vita a un vecchio locale logoro rendendolo un angolo di piccole tentazioni per il palato e per lo spirito, valorizzando un piccolo Pero dimenticato in una dimensione che ha quasi del bucolico. Leggendo si avverte il profumo dei dolci, dello zucchero, è quasi palpabile la consistenza del pan di Spagna e della crema alla vaniglia, pare di vedere il tendone a righe bianche e rosa o sentire il borbottio della macchina del caffè. La vera storia non sono le vicende dei protagonisti ma la dimensione fresca e dolce che emerge dalle descrizioni dettagliate e minuziose tipiche di questa scrittrice di cui ho già recensito “il faro degli amori appena nati”. Credo che la capacità di immedesimarsi sia la carta vincente di un buon libro e questo è quello che questa giovane donna riesce a fare con le sue parole, regalando tridimensionalità alla carta e spessore a storie del quotidiano che in sé non racchiudono nulla di speciale: si parla di persone semplici, alle prese con i problemi della vita di tutti i giorni, con le brutture e le difficoltà, ma che sanno vivere di essenza e piccoli gesti, che sanno rialzarsi anche quando vengono messe in ginocchio.

La parte iniziale, come appurato anche nell’altro testo, è un po' lenta e prolissa, i primi capitoli non sono velocissimi da assimilare, poi la storia decolla e il volo non è solo pindarico, ma trascina inevitabilmente divenendo una necessità di doversi rifugiare nella storia per estraniarsi dal quotidiano e ritagliarsi un momento piacevole.

 

CONSIDERAZIONI FINALI:

Romanzo delicato e delizioso scritto da una donna per le donne, una mini guida al dolce in una cornice di zucchero e toni rosa mai troppo “diabetici”, ritmi di lettura fluenti e dettagliati di una delicatezza tipica dell’autrice.

Il lettore si innamorerà del cupcake caffè e del piccolo Pero, proverà tenerezza per il piccolo Louis, combatterà virtualmente le battaglie sentimentali di Issy e si affezionerà alla miriade di personaggi che fanno la storia a 360 gradi, ma nessuno lasciato al caso e ognuno con una sua caratterizzazione e facente parte di un disegno come un grande mosaico in cui ogni tessera ha una funzione ben precisa al fine di ammirare il risultato complessivo.

Non parliamo di grande letteratura e nemmeno di quei testi che lasciano segni indelebili nel nostro io, però siamo a casa di un libro leggero, fatto per svagare senza impegnare troppo la mente, però impostato bene e con una struttura di base che fa le scarpe a tanti “romanzetti”;  sicuramente da affrontare vista la stagione e per passare qualche ora in maniera piacevole e spensierata.

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